mercoledì 7 gennaio 2009

Capitolo 1: MELBOURNE

Mi innamoro appena scendo dall’aereo. E’ triste da dire, in fondo sono in viaggio di nozze. Tutto il mio affetto dovrebbe riguardare la ragazza bionda e magra che mi accompagna. Eppure è andata proprio così. Mi innamoro di Mel appena la vedo. Non posso farci niente, deve essere l’aria di queste parti. Più che l’aria, il vento. Mel è Melbourne secondo gli australiani. Anzi, gli aussies, per essere precisi. In Australia abbreviano tutti i nomi, per comodità.

Avviso ai naviganti: la cosa che più mi ha colpito del viaggio di nozze nel downunder è stata la gente che la abita. Prima ancora dei posti fantastici che ho visitato, prima ancora dei curiosi animali che ho potuto ammirare, ripeto che a farmi rimpiangere più di tutto il mio rientro in patria è stato la gente che ho incontrato. Gentili, simpatici, ultra disponibili. Soprattutto l’impressione che ne ho ricavato è stata quella di un popolo che affronta la vita con zero stress. Questo concetto lo ribadirò, temo, più di una volta in questo diario di viaggio. Io metto le mani avanti, voi portate pazienza. Chiudo!

Melbourne SkylineTornando alle abbreviazioni, se Melbourne è Mel, Sydney diventa Syd. Lo stato del Victoria diventa Vic e Adelaide, ovviamente, Ade. Il bello è che non sono gli stupidi soprannomi che si danno al liceo e con l’età per fortuna svaniscono. Qui sono proprio di uso comune. Il concetto che passa è che per gli australians, scusate, aussies, la vita è troppo breve per perdersi in nomi troppo lunghi e altisonanti. Quindi abbreviano. No worries mate!

Mel(bourne), con i suoi quasi quattro milioni di abitanti, è la seconda città più popolosa d’Australia, seconda solo a Sydney, con la quale vanta una storia di rivalità e inimicizia a cui magari accennerò più avanti. Di fatto Camberra è la capitale ma non se la fila nessuno. Sydney è più grande e più bella ma anche più sporca e disordinata. Si vede che non hanno mai visto Padova. Melbourne è più piccolina, ma è più vivibile e ordinata. Questa è l’opinione che ne hanno gli stessi australiani, e io mi ci accodo volentieri. Del resto è facile farsi quest'impressione appena si comincia a girere un po' la città.

Newlyweds in MelbourneI suoi fondatori provenivano dalla Tasmania. Trovarono questo posticino sulle sponde del fiume Yarra, presero un righello bello grande e iniziarono a tirare le strade, da est a ovest e da nord a sud. Su questo meticoloso reticolato si è sviluppato,con il passare degli anni, un sistema tramviario d'eccellenza che collega ogni cantone della metropoli in maniera pratica e veloce. C'è persino il tram per andare al mare! Il giovane abitante di Melbourne parte da casa con il suo zaino di libri, il costume sotto le braghette, le infradito d'ordinanza e la tavola sottobraccio. Prende il suo tram e raggiunge la facoltà , qualunque essa sia è ovviamente all'avanguardia, si fa le sue due o tre orette di lezione, poi monta su un altro mezzo, si fa scaricare in spiaggia e conclude la giornata surfando e polleggiando con le coetanee. Quando ha finito un altro tram lo riporta a casa. Che brutta vita!

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