martedì 10 febbraio 2009

Capitolo 11 Destinazione: Mt. Gambier! Part 1

Ho già spiegato che vedere due macchine parcheggiate vicine, in questa stagione e su queste stradine, è un ‘evento eccezionale. Si verifica solo se nelle vicinanze c’è un bagno, un punto di ristoro con pompa di benzina, oppure se c’è qualcosa di bello da vedere. E’ per questo motivo che dietro di noi si fermano altre due macchine di turisti. I koala, scocciati da tanto sovraffollamento, si alzano pigramente e si inoltrano nel bosco. Peccato.

WarningRaggiungiamo Cape Otway e ritroviamo le amiche mosche. Sul sentiero che porta al faro campeggia un simpatico cartello giallo, ci avvisa che i serpenti sono attivi in questo periodo. Incoraggiante! Facendo moltissima attenzione a dove mettiamo i piedi raggiungiamo la nostra meta. La splendida giornata di sole fa risaltare i colori dell’oceano e della terra selvaggia attorno a noi. Come sempre, ci dispiace un sacco rimetterci in marcia e abbandonare queste località silenziose eppure coinvolgenti ed emozionanti. Ma dopo solo due curve abbiamo la fortuna di imbatterci in altri koala, stavolta madre e cucciolo, il che ci ripaga abbondantemente.



Dopo questa deviazione non possiamo più permetterci di sgarrare dalla tabella di marcia, e dobbiamo seguire la strada per Mt. Gambier senza ulteriori ritardi. Le guide ci informano che la località dove siamo diretti è un’amabile cittadina,Koala family una via di mezzo fra Adelaide e Melbourne. Da queste parti significa che procediamo verso una megalopoli. Secondo l’agenzia quindi val la pena di fare un po’ più di strada per visitarla. Peccato che il tratto che andiamo a percorrere sia proprio il cuore della G.O. Road, il più bello. Da Cape Otway a Princetown si passa da rigogliose foreste di eucalipti a vallate di pascoli sterminati. Il giallo diviene il colore predominante, punteggiato da centinaia di animali da allevamento, dai cavalli alle vacche, dagli emù alle pecore. Ogni tanto, in mezzo a queste infinite distese, intravediamo la sagoma di qualche gigantesca farm, dei veri e propri avamposti di civiltà fra tanta solitaria natura. Più avanziamo più dobbiamo farci forza e rinunciare a visitare i vari scorci panoramici che ci vengono via via indicati. Eh, dobbiamo assolutamente arrivare a Mt. Gambier!

E che ancora non siamo arrivati al punto più famoso, alla maggiore attrazione turistica di questa zona. The Twelve Apostles, i dodici apostoli. Capiamo di essere vicini quando improvvisamente il paesaggio attorno a noi cambia. Iniziamo a vedere sempre più automobili, in entrambi i sensi di marcia. Addirittura ci sorvolano dei piccoli aerei o degli elicotteri. Davanti a noi si materializzano due pullman di cinesi. Questo, ad ogni latitudine, è l’inequivocabile segnale che siamo arrivati.

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